e-mail
info@informando.info
tel
348 749 6282
“Le esperienze che farete nel metaverso vanno al di là di ciò che è possibile fare oggi. Si tratta di una versione immersiva di internet – non vi limiterete semplicemente a guardare qualcosa su uno schermo, ma vi sentirete come se foste proprio lì presenti, con un’altra persona. Questo richiederà progressi in tutta una serie di aree, dai nuovi dispositivi hardware al software per costruire ed esplorare altri mondi. E la chiave per la realizzazione di molti di questi progressi è proprio l’Intelligenza Artificiale.“
Sono queste alcune delle parole che nella serata di ieri, Mark Zuckerberg, ha rivolto ai suoi utenti e al mondo intero introducendo le novità in arrivo da Meta per il metaverso. Sviluppi importanti che l’azienda ha voluto esternare in un evento dove ha focalizzato l’importanza dell’Intelligenza Artificiale che consentirà a tutti di arrivare ad un mondo (il metaverso) completamente diverso da quello che possiamo osservare oggi e che permetterà chiaramente una novità assoluta per tutti consentendo di aggiungere oggetti 3D, creare ambienti e suoni descrivendoli con la voce utilizzando un traduttore universale.
Quali sono i progetti su cui Meta è a lavoro? I laboratori di IA di Meta sono al lavoro per creare tecnologie di base che aprano le porte alla prossima era del calcolo. E parliamo ad esempio del Builder Bot, che permette alle persone di generare o importare elementi nel mondo virtuale attraverso comandi vocali.
Ecco alcuni dei contenuti presentati nell’evento di oggi di Meta AI: Inside the Lab.
Se potessimo interagire con un assistente IA nello stesso linguaggio naturale e colloquiale che usiamo con le persone, la nostra vita potrebbe semplificarsi in un’infinità di modi. Ma sia che vi interagiamo a voce o tramite lo scritto, gli assistenti di oggi sono piuttosto deludenti. Per non avere risposta bastano richieste normali come “Silenzia tutte le notifiche per il resto della giornata, salvo se chiama mia madre”, per non parlare di domande semplicissime come “Posso affittare il centro pubblico della mia comunità per una festa privata?” o compiti come “Organizza una vacanza di famiglia accessibile al mare per il ponte della Festa della Repubblica”.
È ora di creare un’IA conversazionale più efficiente. Da qui parte l’idea di CAIRaoke, il progetto che ha permesso di sviluppare un modello neurale end-to-end in grado di sostenere conversazioni più personali e contestuali rispetto ai sistemi che le persone conoscono oggi. E il modello frutto del progetto CAIRaoke è già stato messo in atto su Portal ma gli ingegneri sono pronti ad integrarlo con dispositivi di realtà aumentata e virtuale per consentire interazioni multimodali immersive con gli assistenti del futuro.
Usando i modelli creati con Project CAIRaoke, le persone potranno parlare in modo naturale ai propri assistenti conversazionali, e quindi fare riferimento a qualcosa di già detto prima nella conversazione, cambiare del tutto tema o nominare cose che dipendono dalla comprensione di un contesto complesso e sfumato. Saranno anche in grado di interagire con loro usando nuove modalità, ad esempio i gesti.
Le persone che comprendono lingue come l’inglese, il mandarino o lo spagnolo possono pensare che le app e gli strumenti web disponibili oggi forniscano già la tecnologia di traduzione di cui abbiamo bisogno. Miliardi di persone, però, rimangono escluse non potendo accedere facilmente alla maggior parte delle informazioni presenti su Internet, o non riuscendo a connettersi con gran parte del mondo online nella propria lingua madre. I sistemi di traduzione automatica (MT) odierni fanno passi da gigante, ma il loro apprendimento è ancora basato su enormi quantità di dati testuali. Per questo motivo, difficilmente ottengono prestazioni elevate con lingue che dispongono di poche risorse, ovvero prive di dati di addestramento e che non dispongono di un sistema di scrittura standardizzato. Eliminare le barriere linguistiche sarebbe un cambiamento fondamentale, che consentirebbe a miliardi di persone di accedere a informazioni online nella propria lingua madre, o in quella che preferiscono.
Meta AI ha annunciato un impegno a lungo termine volto a creare strumenti linguistici e di MT, che includeranno la maggior parte delle lingue presenti nel mondo. Questo sforzo comprende due nuovi progetti. Il primo è No Language Left Behind, nell’ambito del quale l’azienda sta costruendo un nuovo modello di intelligenza artificiale avanzato in grado di apprendere dalle lingue che dispongono di meno esempi da usare per l’addestramento. In seguito, verrà utilizzato per realizzare traduzioni di qualità professionale in centinaia di lingue, dall’asturiano al luganda e all’urdu. Il secondo progetto è Universal Speech Translator, nell’ambito del quale si stanno ideando nuovi approcci per tradurre in tempo reale il testo parlato da una lingua a un’altra, in modo da poter supportare sia le lingue prive di un sistema di scrittura standard, sia quelle scritte e parlate.